Molti si sono stupiti quando parlai di un possibile ritorno a 35 dollari al barile...o ancor di più quando sostengo che il WTI potrebbe tornare a 25 Dollari al barile nel medio e lungo termine.
Tempo fa dissi che tale scenario sarebbe possibile solo se 4 condizioni si verificassero in conseguenza.
Vorrei elencarvi tali condizioni che spianerebbero la strada al WTI verso tale rotta:
- Crisi Grecia: mancato pagamento e uscita dall'euro
- Opec: produzione invariata
- Iran: Accordo su revoca a sanzioni
- Euro/Usd: direzione verso la parità
Per quel che riguarda il primo punto, io direi che non vi è nessuna novità. La Grecia non ha pagato la prima
trance al FMI e ha chiesto la possibilità di posticipare. A mio parere sarà un nulla di fatto anche per la prossima scadenza e vediamo inoltre un inasprimento della posizione tra Grecia e Germania. In effetti quello che già scrissi sulla Grexit si sta avverando. La Germania non può permettersi di dare ragione alla Grecia su una revoca dell'austerity e dall'altra parte gli altri creditori si mostrano irremovibili sulle loro decisioni. Tutto questo non porterà a nulla di buono e grazie anche alla spinta Russa, che segretamente muove le sue carte, la Grecia uscirà dalla Eurozona e ritornerà alla Dracma, in modo da poter sviluppare la sua economia e riprendere il suo benessere economico, grazie a un partner commerciale e politico solido e coeso. Qualcuno potrebbe dire che sono un fantapolitico, ma la realtà è che una guerra fredda tra Russia e USA, non è mai stata così forte come ora.
Per il secondo punto, che dire? L'Opec mantiene invariata la sua produzione, e le dichiarazioni in conferenza
stampa, devono far pensare molto. In primis è stato dichiarato che i 100 dollari al barile sarà impossibile raggiungerli, e una precisazione specifica in tal senso è stata molto esaustiva. Hanno fatto riferimento al fatto che nel 2008 il WTI ha toccato i 35 dollari al barile, e che tali soglie non saranno di certo una sorpresa. Inoltre per chi avesse seguito attentamente la conferenza e le dichiarazioni, si è anche sott'inteso come i 70 dollari al barile possano essere un picco massimo raggiungibile. Inoltre è stato affermato anche come l'Opec e le sue decisioni influiscano solo per 1/3 delle ragioni di abbassamento del prezzo. E' stato affermato di come il miglioramento dell'economia Europea sia in ripresa e che anche quella Americana... e che per questi motivi non vedono il motivo di un abbassamento del prezzo...anzi...che monitoreranno la situazione per vedere se intraprendere misure diverse.
Per il terzo punto, beh, che dire... presto ci sarà la nuova riunione e gli Stati Uniti, con il loro congresso, dovranno prendere una decisione repentina se non vorranno perdere la faccia di fronte al mondo e siglare l'accordo.... A meno che non lo prendano come pretesto per fare una nuova guerra che giustifichi il rialzo del prezzo del WTI e riuscire così a giustificare le loro pesanti voci di bilancio in merito al loro esercito.....
Per il quarto punto, è semplicemente connesso all'azione del QE Europeo e allo spauracchio dell'aumento dei tassi d'interesse USA... che semplicemente sono ormai agli sgoccioli.... e inoltre alla crisi Grecia...in quanto l'uscita, porterebbe a un rafforzamento del dollaro che sappiamo tutti dove possa portare... Ma l'aumento del
tasso d'interesse potrebbe anche non esserci, e ad ogni modo il rafforzamento del dollaro americano porterebbe a una crisi senza precedenti. Senza precedenti per gli USA, in quanto grazie al rafforzamento della moneta unica Europea, hanno potuto appropriarsi dei mercati della vecchia Europa in giro per il mondo...quindi un rafforzamento, renderebbe competitivi nuovamente gli Europei a discapito dell'export Americano... Vuoi anche per la megalomania Americana sull'export, e la propensione ai grandi numeri senza qualità, le aziende americane ne risentirebbero al punto di arrivare a fallimenti a domino.
Per queste ragioni, io vedo il nostro WTI a livelli del 2004.
Ma analizziamo quello che è successo nella giornata di venerdì.
Partiamo analizzando con quello che è successo con il nostro WTI.
E' stata una giornata caratterizzata da molti colpi di scena a mio parere, dove sono entrati molti istituzionali USA per cercare di tenerlo su il più possibile.
Innanzitutto analizziamo i seguenti grafici, che spiegano meglio la situazione e di quello che intendo dire.
Innanzitutto la conferenza Opec è iniziata con ben 2 ore di anticipo!!! Proprio in concomitanza dell'uscita dei dati Americani con i Payroll....e vediamo delle sorprese.
Innanzitutto vediamo come sia il cross Eur/Usd e il Gold si siano mossi in perfetta sincronia, tra l'altro il gold ha rotto il quadrato scendendo sotto i 1175 dollari.... ma... ma il cross Usd/Cad si è mosso in modo del tutto differente rispetto al cross Eur/usd... che sappiamo essere divergenti per natura.
Nonostante un primo movimento nella giusta direzione, si è mosso in senso opposto, ed è andato in ribasso... seguendo poi l'andamento speculativo del WTI che si è presentato dopo.
Per quanto riguarda il nostro WTI, vediamo come all'uscita dei dati sui payroll americani, non abbia subito alcuna influenza...e anzi, sia andato su per via della speculazione... Si è mantenuto sopra quel livello, e solo successivamente, a fine conferenza abbia ripreso il suo normale cammino.
Purtroppo, al raggiungimento di un'area interessante, la speculazione durante la sessione USA del mercato, me lo ha riportato su. E' andato su fino a toccare il 38,3% di Fibonacci subito dopo i dati dei Rig Count americani.
Qui dobbiamo fare una bella riflessione sui dati delle trivellazioni:
- USA -7
- Canada +18
- Resto del mondo -44
Vediamo come in Canada sia già la seconda volta in positivo...mentre gli USA tendano ancora a diminuire i Rig per far salire il prezzo. Sarà un caso? Non credo... gli USA cercano di portare sopra i 60 dollari il WTI, ma i dati macro e le altre pressioni internazionali, a mio parere non consentiranno al WTI di ritornare sopra i 60 dollari.
Così...eccovi il "Road to 25$" nel medio e lungo termine.......