Il mondo della borsa è sempre molto imprevedibile e vediamo quanto nuove situazioni possano influenzare i mercati e le valute.
Nella mia precedente analisi, avevo dichiarato che il ritorno a 1.20 sarebbe stato il miglior valore come punto di equilibrio tra le economie Europee e Statunitensi.
Alla luce di nuovi sviluppi che potrebbero realmente influenzare tantissimo l'andamento delle economie mondiali, un mio precedente articolo in merito alla Grecia e alla sua probabile grexit, sembra prendere forma.
Infatti le recenti dichiarazioni del ministro ellenico Varoufakis, portano a uno scenario quasi apocalittico per certi versi.
Se andremo incontro a una uscita della grecia dalla zona Euro, avremmo un crollo della moneta unica.
Inoltre questa settimana abbiamo assistito a due momenti che hanno segnato una inversione del trend decisa.
Fino a questo momento la BCE si era dimostrata incapace di prendere decisioni e di stupire il mercato, ma questa settimana, il presidente Mario Draghi ha fatto un intervento straordinario e ha dato una scossa ai mercati con una immissione di capitali non programmata.
Inoltre, venerdì 22 maggio 2015, Draghi, durante una conferenza stampa è riuscito per la seconda volta a sconvolgere il cross Eur/Usd. Come se non bastasse, attesissima era la conferenza stampa della presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, che ha lasciato tutti basiti per una totale assenza di presa di posizione sullo scenario economico.
In pratica ha rimandato qualsiasi tipo di discorso e decisione alla prossima riunione del FOMC, e dimostrando per la prima volta, come la BCE abbia spiazzato tutti i mercati.
Tutte queste situazioni portano a un nuovo scenario che era possibile solo al presentarsi di una condizione. La GREXIT. Come nel mio precedente articolo, sembra propio che Vladimir Putin si stia prendendo una bella rivincita sui suoi rivali e lo scenario per il nostro Eur/Usd nel medio e lungo termine, se confermato il mancato pagamento da parte della Grecia al FMI e un'uscita dall'Euro. Solo se confermato questo scenario, potremmo vedere realmente il nostro cross andare sotto la parità. Oltretutto la crisi che si aprirebbe e tutti gli scenari legati all'Eurozona, non lascerebbero spazio a un rafforzamento dell'Euro, ma bensì a un forte rafforzamento del Dollaro che sarà al tempo stesso molto dannoso per la loro economia, e a meno di nuovi improbabili interventi straordinari da parte della FED, potremmo tornare a dei livelli di crisi enormi. Crisi, che in realtà per i paesi come l'Italia, dovrebbero essere interpretati come una benedizione, perchè benchè possano sembrare segnali negativi, ecc... per l'Italia sarebbero solo delle buone notizie, perchè riuscirebbe a riprendersi fette di mercato importantissime che ha perso grazie al super Euro e l'adesione alla moneta unica, non permettendo una corretta gestione della moneta per la sua naturale economia esportatrice rinomata nel mondo. Quindi, tutta questa situazione, dovrebbe essere presa al balzo e cogliere l'occasione al volo per tornare alla Lira....
Analizzando il nostro cross, vediamo come abbia rimbalzato al raggiungimento di area 1.14 e come sia deciso a tornare in giù.
Pertanto la mia analisi per il medio e lungo periodo è di un Eur/Usd verso 1.04 come primo target, e successivamente 0.90.
Grafico su piattaforma fxoro.com
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